2010/07/05

Nel terzo mondo si muore ancora

Vorrei scrivere due righe che col diritto hanno poco a che fare, o meglio, che col diritto avrebbero molto a che fare, ove si riconoscesse davvero il "diritto alla vita" di qualsiasi essere umano.
Stamattina ho notato un link che girava su Facebook, in cui veniva mostrato un bambino completamente denutrito; il titolo recitava: "un vip muore...100 link...19000 bambini muoiono ogni giorno per denutrizione e malattie associate ma nessuno dice niente".
Che la morte di un personaggio pubblico colpisca è umano e inevitabile, specialmente quando si tratta di un ragazzo così giovane. E francamente anch'io ho provato dispiacere. Per lui, per la compagna e per questa bimba che crescerà senza il padre.
Però, effettivamente, questo link ha sollevato un problema molto importante: l'attenzione che in Occidente rivolgiamo ai paesi più poveri e alla sorte delle persone che li popolano.
Guerre, malattie, fame... sono solo alcuni dei gravi problemi che li attanagliano.
E ciascuno di essi è la violazione di un diritto fondamentale, proprio quei diritti che nelle nostre "Carte internazionali" vengono dichiarati a gran voce...
Cosa facciamo per quei paesi, oltre a vender loro armi o testare farmaci sui loro figli come fossero cavie?
Quanti di noi fanno ogni giorno qualcosa o conoscono qualcuno che fa qualcosa per quei popoli?
La maggior parte di noi non si pone il problema. Gli altri si limitano ad una stretta al cuore prima di riprendere la loro vita; una minima percentuale opera in concreto...con le adozioni a distanza, con le donazioni, o facendo volontariato.
Prima di ogni cosa dovremmo imparare che tutti, su questo pianeta, hanno diritto a vivere e a vivere dignitosamente; che tutti hanno diritto ad avere acqua, cibo, medicine, vestiti e istruzione; che tutti hanno diritto al calore di una casa e di una famiglia.
Purtroppo, però, quando si va nel campo dei diritti fondamentali tutti fanno orecchie da mercante.
La vita può essere affrontata in due modi:
chiudendosi in una bolla e ignorando ciò che accade al di fuori di essa; o
vivendo calati nella realtà, con consapevolezza e senso critico, apprezzandone le meraviglie e denunciandone le storture.
A voi la scelta di come vivere...

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