Quando ho aperto questo blog ho sottolineato l'importanza dell'information technology nel mondo dell'imprenditoria. Ho sottolineato, soprattutto, quanto in un momento di crisi sia importante sperimentare nuove forme di business ed esplorare nuove frontiere. Insistevo, quindi, sulla necessità di investire nel settore dell'e-commerce e dell'advertising on-line.
Ebbene, questa mattina, ho letto un interessantissimo articolo che riportava i risultati di un'indagine compiuta su 700 PMI Italiane. Da questa indagine è emerso che nel 2011 sono triplicate, rispetto al 2010, le attività di e-commerce; ed in tale significativo aumento ha giocato un ruolo fondamentale l'investimento operato in questo nuovo mercato dalle PMI, presenti nella misura del 67%.
Queste ultime, infatti, con un piccolo investimento che può variare, grosso modo, da 130 ai 700 euro (utilizzo come riferimento le offerte relative all'e-commerce pack disponibile su register.it), hanno dimostrato di comprendere perfettamente le nuove tendenze di acquisto dei consumatori.
Le indagini di mercato rivelano, infatti, che nel 2011 più del 50% dei consumatori ha scelto internet per i propri acquisti, essendo cresciuta la fiducia nei confronti dei nuovi sistemi di pagamento che consentono transazioni veloci e sicure.
La lungimiranza, purtroppo, ha interessato maggiormente le imprese del centro-nord, mentre restano ancora indietro le imprese del Sud, le quali rischiano di essere schiacciate da un mercato che diventa sempre più competitivo.
Ebbene, questo è il momento di investire. Investire per non rimanere indietro; investire per uscire dalla crisi; investire per diventare competitivi sul mercato locale e nazionale.
Sarà anche un periodo nero per l'economia, ma è anche vero che ci sono tantissime opportunità da sfruttare.
E tocca soprattutto a noi coglierle e sfruttarle! Parlo dei trentenni che inseguendo un sogno hanno oggi curriculum lunghi pagine e pagine...tocca a noi far ripartire questo paese, perché nessuno lo farà al posto nostro!
A window over a world where the law becomes a tool at the service of creativity, technology and social growth.
2012/03/06
2012/02/29
Corte di Giustizia: i prestatori dei servizi di hosting non sono tenuti a predisporre un sistema di filtraggio preventivo dei contenuti ai fini della tutela del diritto d’autore.
La Corte di Giustizia, con sentenza del 16 febbraio 2012, si è pronunciata sulla questione pregiudiziale sollevata dal Belgio in merito all’obbligo dei prestatori dei servizi di hosting di predisporre un sistema di filtraggio preventivo delle informazioni memorizzate sulla propria piattaforma.
Più precisamente, con la predetta questione, si chiedeva alla Corte se i giudici nazionali potessero ingiungere ad un prestatore di servizi di hosting di predisporre un sistema di filtraggio delle informazioni memorizzate sui server dagli utenti applicabile indistintamente nei confronti di tutti questi utenti, a titolo preventivo, a spese esclusive del prestatore, e senza limiti nel tempo, al fine di identificare i file elettronici contenenti opere musicali, cinematografiche o audiovisive rispetto alle quali il richiedente il provvedimento di ingiunzione affermi di vantare diritti di proprietà intellettuale, onde bloccare la messa a disposizione del pubblico di dette opere, lesiva del diritto d’autore.
Ebbene la risposta della Corte di Giustizia è stata molto chiara e si inserisce nel solco di una consolidata giurisprudenza: i giudici nazionali non possono imporre un sistema di filtraggio preventivo ai prestatori del servizio di hosting.
Adottando un’ingiunzione che costringa il prestatore di servizi di hosting a predisporre il sistema di filtraggio, infatti, il giudice nazionale non rispetterebbe l’obbligo di garantire un giusto equilibrio tra il diritto di proprietà intellettuale, da un lato, e la libertà di impresa, il diritto alla tutela dei dati personali e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni, dall’altro.
Le norme dell’Unione Europea vietano, infatti, categoricamente, alle autorità nazionali di adottare misure che impongano ad un prestatore di servizi di hosting di procedere ad una sorveglianza generalizzata sulle informazioni che esso memorizza e ciò anche in relazione alla tutela della proprietà intellettuale.
Sebbene la tutela del diritto di proprietà intellettuale sia sancita dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea non può desumersi né da tale disposizione né dalla giurisprudenza della Corte che tale diritto sia intangibile e che la sua tutela debba essere garantita in modo assoluto.
Una sorveglianza preventiva richiederebbe un’osservazione attiva dei file memorizzati dagli utenti presso il prestatore di servizi di hosting e riguarderebbe sia la quasi totalità delle informazioni così memorizzate sia ciascuno degli utenti dei servizi di tale prestatore, obbligando quest’ultimo a predisporre un sistema informatico complesso, costoso, permanente e unicamente a sue spese, in violazione della direttiva a 2004/48, che richiede che le misure adottate per assicurare il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale non siano inutilmente complesse o costose.
Tra l’altro detta ingiunzione rischierebbe di ledere la libertà di informazione, poiché tale sistema potrebbe non essere in grado di distinguere adeguatamente tra un contenuto illecito ed un contenuto lecito, sicché il suo impiego potrebbe produrre il risultato di bloccare comunicazioni aventi un contenuto lecito. Infatti, è indiscusso che la questione della liceità di una trasmissione dipende anche dall’applicazione di eccezioni di legge al diritto d’autore che variano da uno Stato membro all’altro. Inoltre, in determinati Stati membri talune opere possono rientrare nel pubblico dominio o possono essere state messe in linea a titolo gratuito da parte dei relativi autori.
Concludendo, dunque, i titolari di diritti di proprietà intellettuale potranno tutelarsi unicamente mediante la richiesta, ai giudici nazionali, di un provvedimento inibitorio nei confronti dei gestori di piattaforme di reti sociali in linea, ponendo fine alle violazioni già inferte ai diritti di proprietà intellettuale mediante i loro servizi della società dell’informazione, ma anche a prevenire nuove violazioni.
2012/02/14
Decreto legge 9 febbraio 2012: scompare il DPS, ma attenzione alle altre misure di sicurezza!
Il Decreto sulle Semplificazioni, attualmente in fase di conversione, elimina la "fotografia della privacy aziendale". Le imprese, a partire da quest'anno, non saranno più tenute alla redazione del documento programmatico della sicurezza. Ma attenzione! La circostanza che non esiste più l'obbligo di redazione annuale del DPS non significa che non dovranno essere rispettate più le misure di sicurezza!
Al riguardo si rammenta, infatti, che permane l'applicazione delle misure di sicurezza contenute nel disciplinate tecnico di cui all'allegato B) al Codice Privacy, ovvero:
a) Sistema di autenticazione informatica
Il trattamento di dati personali con strumenti elettronici è consentito soltanto a soggetti dotati di credenziali di autenticazione che consentano il superamento di una procedura di autenticazione relativa a uno specifico trattamento o a un insieme di trattamenti.
Le credenziali di autenticazione consistono in un codice per l'identificazione dell'incaricato associato a una parola chiave riservata conosciuta solamente dal medesimo oppure in un dispositivo di autenticazione in possesso e uso esclusivo dell'incaricato, eventualmente associato a un codice identificativo o a una parola chiave, oppure in una caratteristica biometrica dell'incaricato, eventualmente associata a un codice identificativo o a una parola chiave.
La parola chiave è composta da almeno otto caratteri oppure, nel caso in cui lo strumento elettronico non lo permetta, da un numero di caratteri pari al massimo consentito; essa è modificata almeno ogni sei mesi.
Le disposizioni sul sistema di autenticazione di cui ai precedenti punti e quelle sul sistema di autorizzazione non si applicano ai trattamenti dei dati personali destinati alla diffusione.
b) Altre misure di sicurezza
I dati personali sono protetti contro il rischio di intrusione e dell'azione di programmi di cui all'art. 615-quinquies del codice penale, mediante l'attivazione di idonei strumenti elettronici da aggiornare con cadenza almeno semestrale.
Gli aggiornamenti periodici dei programmi per elaboratore volti a prevenire la vulnerabilità di strumenti elettronici e a correggerne difetti sono effettuati almeno annualmente.
c) Misure di tutela e garanzia
Il titolare che adotta misure minime di sicurezza avvalendosi di soggetti esterni alla propria struttura, per provvedere alla esecuzione riceve dall'installatore una descrizione scritta dell'intervento effettuato che ne attesta la conformità alle disposizioni del presente disciplinare tecnico.
Il trattamento di dati personali con strumenti elettronici è consentito soltanto a soggetti dotati di credenziali di autenticazione che consentano il superamento di una procedura di autenticazione relativa a uno specifico trattamento o a un insieme di trattamenti.
Le credenziali di autenticazione consistono in un codice per l'identificazione dell'incaricato associato a una parola chiave riservata conosciuta solamente dal medesimo oppure in un dispositivo di autenticazione in possesso e uso esclusivo dell'incaricato, eventualmente associato a un codice identificativo o a una parola chiave, oppure in una caratteristica biometrica dell'incaricato, eventualmente associata a un codice identificativo o a una parola chiave.
La parola chiave è composta da almeno otto caratteri oppure, nel caso in cui lo strumento elettronico non lo permetta, da un numero di caratteri pari al massimo consentito; essa è modificata almeno ogni sei mesi.
Le disposizioni sul sistema di autenticazione di cui ai precedenti punti e quelle sul sistema di autorizzazione non si applicano ai trattamenti dei dati personali destinati alla diffusione.
b) Altre misure di sicurezza
I dati personali sono protetti contro il rischio di intrusione e dell'azione di programmi di cui all'art. 615-quinquies del codice penale, mediante l'attivazione di idonei strumenti elettronici da aggiornare con cadenza almeno semestrale.
Gli aggiornamenti periodici dei programmi per elaboratore volti a prevenire la vulnerabilità di strumenti elettronici e a correggerne difetti sono effettuati almeno annualmente.
c) Misure di tutela e garanzia
Il titolare che adotta misure minime di sicurezza avvalendosi di soggetti esterni alla propria struttura, per provvedere alla esecuzione riceve dall'installatore una descrizione scritta dell'intervento effettuato che ne attesta la conformità alle disposizioni del presente disciplinare tecnico.
In sostanza, anche se non dovrà più essere redatto, il dps rimarrà utilmente nelle aziende anche sotto altra forma. Ciascuna azienda dovrà disporre comunque di una documentazione interna in cui siano contenuti:
- l'elenco dei trattamenti di dati personali;
- la distribuzione dei compiti e delle responsabilità nell'ambito delle strutture preposte al trattamento dei dati;
- l'analisi dei rischi che incombono sui dati;
- le misure da adottare per garantire l'integrità e la disponibilità dei dati, nonché la protezione delle aree e dei locali, rilevanti ai fini della loro custodia e accessibilità;
- la descrizione dei criteri e delle modalità per il ripristino della disponibilità dei dati in seguito a distruzione o danneggiamento;
- la previsione di interventi formativi degli incaricati del trattamento dei dati;
- la descrizione dei criteri da adottare per garantire l'adozione delle misure minime di sicurezza in caso di trattamenti di dati personali affidati all'esterno della struttura del titolare;
- l'individuazione dei criteri da adottare per la cifratura o per la separazione dei dati sensibili dagli altri dati personali dell'interessato.
2012/01/15
Nomi a dominio: parte la liberalizzazione
L’ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) ha adottato nel mese di giugno del 2011 una decisione, nell’aria da molto anni, avente ad oggetto la liberalizzazione dei nomi a dominio.
D’ora in avanti, infatti, sarà possibile creare suffissi personalizzati, in aggiunta ai noti .com, .net, .org etc., e sarà possibile utilizzare anche caratteri diversi da quelli occidentali.
Tale decisione è nata dall’esigenza di agevolare l’accesso internet agli utenti di tutto il mondo e di aumentare la competizione tra le imprese.
Si rammenta, peraltro, che a partire dal 12 gennaio 2012, l’ICANN ha cominciato ad accettare le prime domande di registrazione, le quali devono essere presentate online attraverso il sistema creato appositamente sul sito della Corporation.
Inoltre l’ICANN si sta attivando al fine di approntare le misure più opportune al fine di garantire la tutela dei nomi a dominio, dal punto di vista della proprietà industriale.
2011/11/23
"Eco-Studio", uno studio legale ecologico!
In questo periodo la tutela dell'ambiente è un argomento molto attuale e che interessa tutti noi molto da vicino anche se in pochi sembrano rendersene davvero conto.
Per quanto si tratti di un problema che ha, ovviamente, una portata mondiale, è nel Mezzogiorno che assume-purtroppo- una caratterizzazione particolare.
Ma è proprio quest'ultima circostanza che ha scatenato, soprattutto nella mia generazione -quella dei trentenni- una reazione molto forte. Ne è una prova, per esempio, il movimento Cleanap, che sta realizzando numerose iniziative di sensibilizzazione ambientale, così come le attività di tante altre associazioni sparse sul territorio.
Questo tema mi è sempre stato molto a cuore, per educazione e per sensibilità personale.
Ed è per questo che ho deciso di contribuire anch'io alla battaglia per il rispetto dell'ambiente; e di contribuire non solo nella vita privata, ma anche attraverso l'attività professionale.
Il mio Studio non si occupa di tutela ambientale, ma unitamente ai colleghi con cui collaboro, può contribuire a questa missione.
Come?
Con l'iniziativa "Eco-Studio"!
Quest'iniziativa mira da un lato a ridurre l'impatto ambientale dell'attività professionale, per esempio mediante l'impiego di carta riciclata per biglietti da visita e brochure; e dall'altro a diffondere un messaggio chiaro e preciso, e cioè che tutti dobbiamo contribuire a rispettare e tutelare l'ambiente, in ogni settore, durante qualsiasi attività e in tutti i modi possibili.
A breve pubblicherò anche il nuovo logo dell'iniziativa e spero di comunicare, altrettanto rapidamente, i progetti che da questa iniziativa partiranno.
Naturalmente, chiunque, volesse in qualsiasi modo contribuire, partecipare o anche esprimere una sua opinione al riguardo, può visitare il mio sito cliccando su "Avv. Cristina Romano" oppure contattarmi all'indirizzo e-mail avv.criromano@gmail.com
Per quanto si tratti di un problema che ha, ovviamente, una portata mondiale, è nel Mezzogiorno che assume-purtroppo- una caratterizzazione particolare.
Ma è proprio quest'ultima circostanza che ha scatenato, soprattutto nella mia generazione -quella dei trentenni- una reazione molto forte. Ne è una prova, per esempio, il movimento Cleanap, che sta realizzando numerose iniziative di sensibilizzazione ambientale, così come le attività di tante altre associazioni sparse sul territorio.
Questo tema mi è sempre stato molto a cuore, per educazione e per sensibilità personale.
Ed è per questo che ho deciso di contribuire anch'io alla battaglia per il rispetto dell'ambiente; e di contribuire non solo nella vita privata, ma anche attraverso l'attività professionale.
Il mio Studio non si occupa di tutela ambientale, ma unitamente ai colleghi con cui collaboro, può contribuire a questa missione.
Come?
Con l'iniziativa "Eco-Studio"!
Quest'iniziativa mira da un lato a ridurre l'impatto ambientale dell'attività professionale, per esempio mediante l'impiego di carta riciclata per biglietti da visita e brochure; e dall'altro a diffondere un messaggio chiaro e preciso, e cioè che tutti dobbiamo contribuire a rispettare e tutelare l'ambiente, in ogni settore, durante qualsiasi attività e in tutti i modi possibili.
A breve pubblicherò anche il nuovo logo dell'iniziativa e spero di comunicare, altrettanto rapidamente, i progetti che da questa iniziativa partiranno.
Naturalmente, chiunque, volesse in qualsiasi modo contribuire, partecipare o anche esprimere una sua opinione al riguardo, può visitare il mio sito cliccando su "Avv. Cristina Romano" oppure contattarmi all'indirizzo e-mail avv.criromano@gmail.com
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2011/10/29
Privacy: marketing via e-mail e tutela dei consumatori
Con provvedimento n. 407 del 26 ottobre 2011, il Il Garante per la privacy è intervenuto, ancora una volta, sul delicato tema del direct marketing. Il Garante, infatti, ha compiuto un ciclo di accertamenti ispettivi, a carico di numerose concessionarie pubblicità, al fine di verificare il rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali, con particolare riferimento alle campagne di marketing effettuate tramite numeri di cellulari (per l'invio di sms e mms) e indirizzi di posta elettronica (per l'invio di email pubblicitarie, cd. DEM). In occasione di tale accertamenti, una nota concessionaria è stata colpita dall’attività censoria del Garante il quale ha verificato che la società aveva operato, in alcuni casi, direttamente su due banche dati esterne, utilizzando indirizzi e-mail ed altri dati personali di oltre 340.000 persone, in assenza di idonea informativa e relativo consenso degli interessati. Quale inevitabile conseguenza, il Garante ha inibito alla Società ogni ulteriore impiego di tali banche ed ha altresì avviato un autonomo procedimento per l’irrogazione di una sanzione amministrativa. |
2011/09/14
Seduta su quello stesso muretto, oggi c'è lei.
Seduta su quello stesso muretto all'ingresso del parco, oggi c'è lei.
Lo stesso muretto su cui tante volte, alla sua età, abbiamo riso, sognato, scherzato, giocato, immaginato il futuro.
Il muretto dei nostri 13 anni, che di storie ne potrebbe raccontare tante, storie di adolescenti felici e spensierati, di amici che ci sono ancora e di amici che purtroppo non ci sono più.
Oggi come allora la scuola è appena iniziata, i compiti son pochi, le giornate ancora calde ti invitano a stare all'aperto.
Sono lì che attendo che il cancello elettrico si apra, penso a mille cose, guardo con allegria quei ragazzini che, come noi allora, giocano ridono fanno confusione!
E all'improvviso, tra loro, noto lei...magrolina, gli occhietti segnati, una bandana viola a nascondere i capelli chiari che non ci sono più.
Un viso dolce che, nell'allegria di un pomeriggio di fine estate, tradisce la sofferenza e la paura.
Una vocina che dice:"devo fare altre terapie, vado a Roma; ma, sai, mi sono abituata".
Una ragazzina che siede lì con le sue amiche, come noi quasi 20 anni fa.
Ma tra lei e noi non ci sono solo 20 anni...c'è un vuoto infinito e sordo che separa le nostre età, un vuoto segnato dalla malattia, dalla rinuncia forzata a quella spensieratezza di cui nessun ragazzino dovrebbe essere mai privato.
E allora ti chiedi perchè.
Perchè la vita è così ingiusta.
Perchè degli scriccioli come lei devono essere sottoposti a prove così dure.
Perchè, in un mondo pieno di persone meschine di cui faremmo volentieri a meno, sono i più deboli a dover sopportare le pene più grandi.
E ti chiedi perchè lei non ha diritto alla stessa gioia che abbiamo avuto noi alla sua età.
E allora speri, speri che almeno questo suo dolore non sia vano.
Speri che sia solo la dose di dolore che la vita riserva a tutti e che lei, domani, divenuta donna, possa guardare indietro, ricordando una ragazzina seduta su un muretto, d'estate, circondata di amici, che combatte la sua battaglia, vincendola.
Non ti arrendere scricciolo con la bandana viola, combatti e vinci.
Spero, domani, di poter rivedere il tuo viso, scoprendo una donna forte, sana e felice.
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