Desideriamo utilizzare una nota filastrocca all'interno di un'opera audiovisiva.
Cosa fare?
Nessun problema se si tratta di un'opera caduta in pubblico dominio.
Ma se così non fosse?
Possono ricorrere due ipotesi.
La prima ipotesi: se si procede ad una rilettura in chiave parodistica, cioè in chiave comica con completo stravolgimento concettuale dell'opera originaria, non occorre l'autorizzazione di autore/editore dell'opera parodiata; la rilettura stessa dell'opera presuppone infatti l'impiego in tutto o in parte della stessa (Tribunale Milano, 15 novembre 1995).
In linea teorica, posto che l'opera parodistica costituisce un'opera dell'ingegno indipendente e autonomamente tutelata rispetto all'opera parodiata (Tribunale Milano 19 gennaio 1996) non dovrebbe ritenersi necessaria neanche l'acquisizione del permesso di sincronizzazione.
Tuttavia, qualora si utilizzasse una registrazione specifica, già pubblicata, occorrerebbe comunque assolvere i diritti del produttore discografico.
La seconda ipotesi: qualora non vi sia una rilettura in chiave parodistica dell'opera si ritiene necessario sia richiedere il consenso per lo sfruttamento dell'opera originaria sia richiedere il permesso di sincronizzazione agli editori dell'opera. Inoltre la Siae riscuoterà il compenso separato spettante agli autori della musica per la diffusione dell'opera audiovisiva.